I criteri diagnostici per individuare un bambino selettivamente muto sono i seguenti:
- Il bambino non parla in determinati luoghi, come la scuola o altre situazioni sociali.
- Il bambino parla normalmente nelle situazioni in cui si trova a proprio agio come a casa, sebbene alcuni bambini possano essere muti anche tra le mura domestiche.
- L’incapacità del bambino di parlare interferisce con la sua capacità di “funzionare” nel contesto scolastico e/o nelle situazioni sociali.
- Il mutismo dura da almeno un mese.
- Non sono presenti disturbi della comunicazione (come la balbuzie) o disturbi mentali (come autismo, schizofrenia, ritardo mentale).
I bambini affetti da questo disturbo possono comunicare attraverso gesti, annuendo o scuotendo il capo in segno di diniego, spingendo o tirando l’interlocutore o in alcuni casi emettendo suoni monosillabici, corti o monotoni, o alterando la voce e riproducendo a volte il verso di animali.
Il disagio si può manifestare anche nella difficoltà che i bambini muto selettivi hanno nel mantenere il contatto visivo, nella loro rigidità fisica e nell’inespressività del volto.