Quali accorgimenti adottare in famiglia
Il bambino che presenta Mutismo Selettivo può avere comportamenti estremamente differenti nella propria abitazione o in relazione con la propria famiglia: può parlare in maniera naturale, a volte creando dei veri e propri flussi di parole, oppure rimanere in silenzio.
Il primo atteggiamento importante, sia nei contesti sociali che a casa, è non forzarlo mai a parlare.
Utile invece, al fine di ridurre l’ansia e rendergli più confortevole il passaggio alla parola, è creare un clima rilassato e rassicurante, non punirlo o minacciarlo in caso di silenzio, non utilizzare premi come forma di ricatto (ad esempio: “Se parli ti compro quel che vuoi”), tantomeno farlo sentire in colpa in caso di fallimento (“Se non parli la mamma è triste”).
Occorre evitare di creargli eccessive aspettative o sminuire la sua difficoltà, al contrario mostrare una pacata fiducia in lui può risultare un atteggiamento rinforzante. Altra modalità di interazione importante, da parte del famigliare, è non mostrare eccessiva meraviglia o felicità nel caso in cui il bambino iniziasse a parlare in luoghi o con persone differenti.
Alcuni atteggiamenti positivi, al fine di ridurre l’ansia e rassicurare il bambino verso una comunicazione attiva, possono essere il coinvolgerlo nelle azioni che lo riguardano, informandolo di cosa possa succedere o chiedendogli se sia pronto ad affrontare una nuova situazione.
Importante inoltre spiegargli il Mutismo Selettivo, utilizzando parole semplici e dando un nome e una connotazione chiara alla sua difficoltà, permettendogli così di realizzare di non essere il solo a viverla. Rassicuratelo costantemente: gli volete bene e siete pronti ad aiutarlo in qualsiasi momento.
Utilizzate strategie creative per rendere semplici situazioni ansiogene: create dei giochi, siate divertenti e stimolanti, lanciate piccolissime sfide.
Favorite progressivamente la sua autonomia, coinvolgendolo in azioni quotidiane di cura personale e aiuto domestico, create iniziative, programmate insieme le attività che lo riguardano. Dategli piccole opportunità di socializzazione invitando compagni a casa (luogo per lui rassicurante).
Collaborate infine con scuola e insegnanti. Fatevi descrivere il vostro bambino in classe, i suoi atteggiamenti che potranno essere molto diversi da quelli adottati in famiglia: può succedere che la sensazione sia quella di non riconoscere il proprio figlio negli atteggiamenti inibiti adottati nei contesti sociali.
Comprendere i suoi atteggiamenti in pubblico, essere disponibili a ricevere aiuto anche da uno specialista, vi aiuterà ad aiutarlo.
Scarichi gratuitamente l’opuscolo orientativo sul Mutismo Selettivo, utile per genitori e insegnanti, che serve a conoscere meglio il mutismo selettivo. Al suo interno troverà anche la descrizione delle buone pratiche generali che possono aiutare il bambino ad aprirsi: