Campus AIMUSE: emozioni e ricordi

Campus AIMUSE: emozioni e ricordi

“Non c’é fretta, il tuo tempo è perfetto”.

Recita cosí il biglietto, legato con un cordino colorato, al collo di uno degli orsetti di peluche donati ai momentaneamente silenziosi che sono stati protagonisti dell’avventura vissuta, dal 4 al 6 aprile, al campus Aimuse svoltosi a Circello(BN).

Il peluche è uno dei doni ricevuti dai ragazzi in ricordo delle giornate trascorse insieme. E’ molto più di un semplice giocattolo, perché, per lungo tempo, è stato l’unico depositario dei segreti di Francesca, la bambina, divenuta adolescente, che ha già rotto il muro del silenzio e ha scelto di regalare ai ragazzi momentaneamente silenziosi i suoi peluche. E’ stato un gesto simbolico, colmo di grande significato, a dimostrazione del fatto che non bisogna mai smettere di credere nelle proprie potenzialità.

La squadra di Aimuse, capitanata dall’instancabile dottor Mario D’Ambrosio, con lo straordinario team dei suoi psicoterapeuti Sonia Aurilio, Linda Colicchio, Enzo Longobardi e Noemi Savoca, ci  ha creduto ancora una volta, coinvolgendo i ragazzi e le famiglie in un’avventura travolgente durata tre giorni.

Durante la serata del venerdì, dopo l’accoglienza e la cena dei partecipanti, è stato organizzato un divertente pigiama party e predisposta una vera e propria discoteca con  balli che hanno coinvolto tutti. L’imbarazzo iniziale è stato subito accantonato e i bambini/e e ragazzi/e, dopo essersi cimentati nei balli di gruppo, si sono ritrovati a giocare insieme con i giochi di società proposti dai terapeuti. Al termine della serata, ciascuna famiglia ha raggiunto le proprie stanze, dandosi appuntamento nella sala pranzo  per la colazione dell’indomani.

Nella giornata di sabato mattina, quindi,  il gruppo è partito alla scoperta dell’Oasi naturale di Campolattaro,  per passeggiare lungo il sentiero alla ricerca di stormi di aironi e cormorani. L’attività di Bird watching, svolta con i binocoli offerti dai volontari della struttura, ha consentito ai ragazzi di scovare gli esemplari dei volatili presenti nella zona. Il gruppo si è poi diretto verso lo stagno per individuare i girini e le piccole ranocchie nascoste tra le fronde. La giornata è proseguita con le attività di disegno proposte dai volontari dell’oasi, che hanno coinvolto i più piccoli, mentre i più grandi, accompagnati da Giancarlo, la guida dell’area naturale protetta, si sono recati alla diga per osservare qualche esemplare di volatile più da vicino. Al rientro in sede,  i ragazzi hanno organizzato una coinvolgente partita di calcio, mentre i più piccoli si divertivano sulle giostrine presenti nella struttura. La giornata è stata molto proficua e tutti i ragazzi hanno iniziato ad interagire tra di loro, abbassando i livelli di ansia, al punto che, in serata, quando sono stati consegnati i peluche a tutti i partecipanti, risuonavano fragorose risate e schiamazzi di gioia. Ciascun ragazzo ha ricevuto il proprio pupazzo, corredato da una frase motivazionale che infondesse coraggio. La serata è dunque proseguita con altri giochi di gruppo che hanno coinvolto adulti e piccini.

La giornata di domenica è stata interamente dedicata al teatro. I ragazzi hanno inizialmente dato libero sfogo alla loro creatività realizzando delle coloratissime maschere. In seguito, grazie alla partecipazione speciale dell’attore Angelantonio Aversana, travestito da Pulcinella, è stato allestito un festoso coro di kazoo con i ragazzi momentaneamente silenziosi. Genitori e figli hanno preso parte alla rappresentazione di canto e ballo, sotto la spassosa direzione di Angelo, che ha dedicato ai presenti incantevoli esibizioni goliardiche, nelle vesti della tipica maschera napoletana. La meravigliosa atmosfera propria del teatro partenopeo, fornendo una vera e propria iniezione di fiducia e serenità, ha pervaso tutti i partecipanti. Ragazzi che non si conoscevano hanno condiviso la realizzazione di un’esibizione teatrale in musica,  sentendosi parte di un’unica squadra vincente.

Dopo il pranzo sociale, è giunto il momento dei saluti finali. Le lacrime di alcuni ragazzi, che non volevano più fare rientro alle loro abitazioni perché avevano sperimentato la sorprendente emozione di sentirsi a casa con il gruppo di Aimuse, è stata la prova tangibile del grande successo del Campus campano.

Claudia Corsi – referente provinciale Napoli